I criteri, le tecnologie e le soluzioni più vantaggiose per l’efficientamento energetico in ambito industriale nel 2020
Ampliamento di comparti produttivi, ristrutturazione di capannoni o di altri edifici attigui, riconversione industriale: sono solo alcune delle possibili situazioni in cui è solitamente molto alta l’attenzione al tema dell’efficientamento energetico. In realtà, anche in assenza di queste circostanze, ogni realtà industriale e produttiva dovrebbe avere già (e da tempo…) affrontato e risolto nel migliore dei modi l’aspetto dell’ottimizzazione della spesa energetica generale (costi per elettricità e riscaldamento/raffreddamento degli ambienti).
In caso contrario, la primissima cosa che consigliamo di fare è commissionare un’analisi accurata dei processi produttivi e di lavorazione in corso, nonché di infrastrutture e tecnologie impiegate e/o in caso da realizzare in prospettiva.
Come smettere di dipendere da gas e gasolio (o comunque ridurne di molto il consumo)
Dall’esperienza di questi ultimi dieci anni, abbiamo infatti ampiamente constatato come ad esempio il passaggio da impianti alimentati a combustibile fossile (gas o gasolio), a nuove soluzioni a biomassa, oppure utilizzando le specifiche risorse rinnovabili di un determinato territorio come il sole, il vento o entrambi, abbia sempre e comunque portato a una tale riduzione dei costi, che altrettanto spesso ciò ha consentito un vero e proprio rilancio dell’attività stessa.
In egual misura possiamo parlare dei vantaggi della cogenerazione, mediante la quale produrre simultaneamente energia elettrica e termica, introducendo così il principio di sfruttare una parte sempre maggiore dell’energia generata, riducendo cioè drasticamente eventuali dispersioni o mancati utilizzi. Esemplare al riguardo il funzionamento del cogeneratore, grazie al quale il calore di recupero e quello dei gas di scarico diventano la fonte energetica per riscaldare un edificio.
Un meccanismo simile vale anche per le caldaie a condensazione, il cui uso non si limita certo al settore residenziale: anche la condensazione porta a una maggiore efficienza, poiché pure in questo caso permette di ricavare calore dai gas di scarico, con un grado di rendimento che – a differenza delle caldaie tradizionali – arriva al 98%!!!
L’importanza di una seria analisi “costi-benefici”
Va detto che, lì dove un imprenditore abbia giustamente individuato l’urgenza e l’opportunità di un intervento di efficientamento energetico per la propria struttura, dev’essere la competenza dei tecnici a capire se ad esempio, analizzato il caso specifico, può essere più vantaggioso un investimento nella cogenerazione o al contrario nell’installazione di un impianto fotovoltaico.
Alcuni esempi concreti
Produzione di calore da biomassa: molto più spesso di quanto si creda, la disponibilità di biomassa in loco può consentire di cambiare completamente i bilanci dell’approvvigionamento energetico.
È il caso ad esempio dell’azienda agricola laziale Demetrius di Cisterna di Latina che, con la realizzazione di un impianto di cogenerazione a biomassa legnosa da 50 KWe e 110 KWt, ha significativamente ridotto le bollette per il riscaldamento degli ambienti interni.
In altre zone d’Italia, invece, le piantagioni a ciclo rapido di pioppi (con relativa raccolta ogni tre anni) ne permettono la trasformazione in cippato di legno, con la possibilità di un risparmio di combustibile fino a 5.000 litri di gasolio per ettaro di piantagione utilizzata.
Come intervenire subito
Come detto, in base alla specificità del territorio e del tipo di attività industriale, ogni settore e ogni realtà aziendale merita un’analisi particolareggiata. Chiaramente ci sono interventi più semplici e immediati che possono migliorare da subito la situazione:
- introduzione di motori inverter di nuova generazione, che possono incidere anche fino al 30% sui risparmi in bolletta;
- un ulteriore 3/5% può essere recuperato dal passaggio capillare all’illuminazione a LED;
- applicazione di tecnologie di domotica per gestire in modo più intelligente gli impianti aziendali, perseguendo più elevati standard di efficienza.
Dalle parole ai fatti…
Solo nell’ultimo anno, e solo nelle immediate vicinanze della nostra sede aziendale, abbiamo contribuito all’efficientamento energetico di molte importanti realtà produttive quali:
- Ormant (società specializzata nella produzione di sistemi antivibranti per i settori Automotive, Navale, Edilizia e Agricoltura), con la progettazione e realizzazione di un Impianto Fotovoltaico da 99,68 kW, comprensivo di sostituzione della copertura in fibrocemento con nuova copertura in pannello coibentato;
- Officine Gigotti Francesco (da oltre 50 anni attive nella componentistica meccanica di precisione) Impianto Fotovoltaico da 113,60 kW;
- stesso tipo di impianto per la Meccanica Gigotti, punto di riferimento in vari settori d’ingegneria meccanica e ovunque si richieda precisione e qualità delle lavorazioni, del montaggio dei componenti e di moduli meccanici completi;
- Puma Conserve (eccellenza italiana nella produzione di prodotti tipici pugliesi) progettazione e realizzazione di un Impianto Fotovoltaico che, inizialmente suddiviso in 2 sezioni da 99.96 kW ciascuna, alla luce dell’importante contributo in termini di energia autoprodotta, è stato poi ampliato con un’ulteriore sezione da 70.06 kW.